Scienze integrate

Perchè le Scienze integrate?
L'integrazione delle scienze, già praticata nel curricolo del I ciclo di istruzione, risponde alle Linee guida della riforma della Scuola secondaria di secondo grado per una visione unitaria del sapere scientifico.
Per scienze integrate si intende un diverso modo di “fare scienze” nella scuola, in cui le discipline scientifiche (Scienze della Terra, Biologia, Chimica, Fisica,… ) non sono più separate e distinte tra loro, ma interagenti nel favorire la comprensione della realtà e dei suoi problemi. Questo modo di fare scienze ha caratterizzato negli ultimi anni l’insegnamento nella scuola di base, in cui le suddivisioni disciplinari sono state considerate spesso come sovrastrutture produttrici di ostacoli e di appesantimenti. 

Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di “osservazione e sperimentazione”. L’acquisizione di questo metodo, secondo le particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce  l’aspetto formativo e orientativo dell apprendimento/insegnamento delle scienze.

Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi, accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti gia acquisiti negli anni precedenti, introducendo nuove chiavi interpretative. In termini metodologici si adotta un approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo che, tenendo conto delle capacita e delle situazioni di apprendimento particolari, potrà arrivare fino a proporre modelli interpretativi dei fenomeni stessi.

L’insegnamento delle scienze integrate deve contribuire a rendere gli studenti capaci di «utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà». Questo si traduce nella capacità di padroneggiare il linguaggio scientifico, di «riconoscere gli aspetti geografici, ecologici e territoriali dell’ambiente naturale e antropico», di «collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica», comprendendo il contributo «apportato dalle scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori». A questi temi, caratteristici di una compiuta cittadinanza scientifica, si unisce la capacità di «individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale», a partire dall’attività di studio, di ricerca e di approfondimento.

L’obiettivo è anche quello di rendere gli studenti capaci di «utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline» non solo per comprendere la realtà, ma anche «per operare in campi applicativi».

In conclusione, l’insegnamento delle Scienze Integrate deve puntare alla costruzione di una cultura scientifica di base, necessario prerequisito per il concreto esercizio dei diritti di cittadinanza e per la costruzione dei saperi utili ad agire nel contesto professionale e produttivo. Si parla per tale ragione di Scienze integrate, a sottolineare che le diverse discipline, pur nella loro autonomia, devono cooperare in una visione unitaria al raggiungimento di tale obiettivo. 

https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/indicazioni_nuovo_impaginato/_decreto_indicazioni_nazionali.pdf

https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_tecnici/INDIC/_LINEE_GUIDA_TECNICI_.pdf

https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_professionali/linee_guida/_LINEE%20GUIDA%20ISTITUTI%20%20PROFESSIONALI_.pdf

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